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Neonicotinoidi al bando:
affrontiamo i problemi
Prof. STEFANO MAINI, Dipartimento di Scienze e Tecnologie
Agroambientali, Università di Bologna
da Agricoltura,
dicembre 2008
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Lo stop cautelativo all’uso di queste sostanze per la concia delle sementi di
mais,bietola e patata impone un ripensamento delle strategie per la protezione
delle colture. Il punto sulla ricerca scientifica. I neonicotinoidi sono tra i
più recenti insetticidi.
Come in molti altri casi, questi agrofarmaci sono “copiati” dalla natura.
L’industria produce spesso per sintesi molecole elaborate dai ricercatori sulla
struttura di quelle vegetali. Alcaloidi del tabacco, per esempio, oltre alla
nicotina, sono la nornicotina e la neonicotina (sinonimo di anabasina), presente
in una Chenopodiacea, Anabasis aphylla.
Lo studio dei nicotinici estratti da queste piante ha permesso la sintesi di
neonicotinoidi. Un pregio dei neonicotinoidi (il suffisso “oide” indica
sintetico) risiede nella relativa bassa tossicità per i vertebrati.
Un secondo vantaggio è che i principi attivi entrano nel sistema linfatico
vegetale esercitando un’azione tossica anche per insetti che si proteggono entro
le piante o che succhiano la linfa (aleurodidi e afidi in particolare).
L’effetto sistemico è molto importante per difendere le prime fasi di
germinazione dei semi. Le piantine in questo stadio sono suscettibili
dell’attacco di insetti “terricoli” (grillotalpa, larve di nottue, larve di
elateridi, scarabeidi, adulti di curculionidi, larve ed adulti di crisomelidi –
dorifora in primis, ecc.).
Perciò è apparsa da subito la potenzialità di impiego dei neonicotinoidi nella
concia dei semi.
I PRINCIPI ATTIVI
I neonicotinoidi possono essere suddivisi in Cloronicotinili e Tianicotinili.Ai
primi appartengono
Acetamiprid (Epik), Imidacloprid (Confidor, Gaucho, Warrant,Kohinor) e
Thiacloprid (Calipso); ai
secondi: Clothianidin (Poncho e Dantop), Thiamethoxam (Actara e Cruiser). Molti
nomi commerciali
variano secondo gli Stati dove questi prodotti si vendono. C’è inoltre uno
stretto rapporto
tra i produttori di mezzi per la difesa delle piante e quelli delle sementi: non
a caso alcune società del settore sementiero sono state acquistate dalle
multinazionali degli agrofarmaci. È quindi chiaro che esiste un grande interesse
affinché tutti i semi siano conciati, a prescindere dal reale bisogno
agronomico/fitosanitario. Con l’avvento dei neonicotinoidi, la concia è
diventata un grande affare per le poche industrie che hanno il brevetto di
questi insetticidi.
IL CAMPO DI APPLICAZIONE DEL
DECRETO INTERMINISTERIALE
Dopo lo stop all’uso dei neonicotinoidi e Fipronil (vedi dopo) nella concia
delle sementi, molti agricoltori “convenzionali” sono in allarme. In effetti, il
decreto interministeriale di sospensione cautelativa firmato il 17 settembre
scorso dai ministeri del Lavoro,della Salute e delle Politiche Sociali si
applica a tutte le sementi che fino ad ora erano conciate (bietola e patata), e
non solo al mais, come era stato richiesto da varie parti, in quanto solo per
questa coltura, in Italia si sono scientificamente evidenziati i danni alle api
in fase di semina (articoli pubblicati su Bulletin of Insectology, Apoidea,
ecc.). Tale drastica decisione può generare un effetto boomerang verso il mondo
dell’apicoltura. Potranno cessare di colpo gli effetti deleteri sulle api?
Sarebbe troppo bello! Purtroppo le api non muoiono solo per colpa della
concia. Quindi, non sarà così immediata la relazione: meno “concia” uguale
alveari totalmente risanati. Sia l’Imidacloprid che altri neonicotinoidi nei
disciplinari di produzione integrata della Regione Emilia-Romagna hanno ampia
possibilità d’uso. Le schede dovranno essere aggiornate per la concia, ma
rimarranno valide le regole per i trattamenti con atomizzatori e altre
distribuzioni fogliari su colture che vanno dalla “A” di albicocco per finire
alla “Z”di zucchino! Se si aggiungono gli impieghi di questi insetticidi in
ambiti diversi dall’agricoltura è difficile arrivare a quantificare l’impatto
generale sull’ambiente.
Effetti letali e sub-letali su api, coccinelle, altri insetti predatori,
parassitoidi e pronubi selvatici sono stati riscontrati e descritti in diverse
aree del mondo.
Studi su questo delicato argomento si stanno portando avanti anche nell’area di
Entomologia del
Dipartimento di Scienze e tecnologie agro-ambientali dell’Università di Bologna.
Alcune di queste
ricerche sono già state pubblicate, mentre è prematuro fornire i risultati di
altre prove che saranno divulgati dopo attenta revisione critica condotta da
esperti del ramo, italiani e stranieri. [continua]
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Il
Prof. STEFANO MAINI
ha pubblicato il primo lavoro in Italia con impiego di trappole a feromone
sessuale. Ha svolto ricerche sulla variabilità intraspecifica nell'emissione del
feromone sessuale da parte di Ostrinia nubilalis. Ha portato avanti la lotta
biologica con lanci di entomofagi. Ha collaborato al Progetto di fattibilità di
una biofabbrica. È Direttore del "Bulletin of Insectology". Ha più di 150
pubblicazioni.
Come borsista e ricercatore ha svolto esercitazioni di Entomologia fin dal 1972.
Ha insegnato Zoologia agraria ed Entomologia agraria all'Università di Ancona.
Insegna Entomologia generale e speciale, Lotta biologica e integrata e ha tenuto
per alcuni a.a. diversi moduli di Entomologia frutticola ed Entomologia
speciale, Parassitologia e zoologia agraria (per un anno Apicoltura e
Bachicoltura) all'Università di Bologna. Ha insegnato per tre anni Entomologia
all'Università di Modena e Reggio Emilia. È nel Collegio docenti del Dottorato
in Entomologia agraria di Bologna. Il principale filone di ricerca è rivolto
allo studio dei sistemi di difesa dagli insetti nocivi utilizzando tecniche a
basso impatto ambientale (applicazioni di lotta biologica e integrata).
Recentemente sono state analizzati i possibili effetti collaterali di principi
attivi nei riguardi non solo degli entomofagi ma anche di insetti pronubi. Il
potenziamento della lotta naturale e il lancio e allevamento di entomofagi è
argomento attuale di indagine. Altro tema affrontato riguarda lo studio del
comportamento di insetti entomofagi e delle risposte ai semiochimici. I feromoni
sessuali degli insetti e il loro impiego applicato per il monitoraggio sono un
ulteriore argomento d'interesse.
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