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Lo slogan è chiaro: fermare
lo sterminio delle api significa occuparci di noi, di tutti, della sopravvivenza
della nostra specie in condizioni sostenibili e gratificanti.
La natura ci è amica, ci offre tutto quanto è realmente indispensabile alla
vita, ma può anche rivoltarsi contro di noi se superiamo certi limiti. Nulla si
distrugge: i veleni che immettiamo nell'ambiente, che ci pare si dissolvano come
dei pensieri, nel nulla, ce li ritroviamo nel cibo, nel nostro corpo e
contribuiscono a farci degenerare, sia fisicamente che psichicamente.
Ci interessa promuovere un modo di fare agricoltura rispettoso per la natura e
per chi ne fa parte.
Ci troviamo sempre di più a rincorrere i problemi creati dalla incapacità dei
politici di prendere decisioni lungimiranti, piegati alla volontà della grande
industria che ha come unico obiettivo i propri bilanci e la quotazione in borsa.
In questi ultimi decenni, gli sforzi per
contrastare l'industrializzazione dell'agricoltura con lo scopo (teorico) di
produrre sempre di più a costi sempre più bassi anche se a discapito della
qualità dei cibi prodotti e dei danni ambientali ed alla biodiversità, sembrano
essere vani: le organizzazioni sociali e i movimenti di opinione sono impotenti
di fronte all'ottusità della stragrande maggioranza dei politici (al governo o
all'opposizione), e vogliamo pensare che si tratti di ottusità, mescolata
all'ignoranza (nel senso di mancata conoscenza) rispetto alla complessità del
problema.
E' molto più facile per un politico scegliere il parere scientifico
tranquillizzante, sovente di parte, e che mette a posto la coscienza, piuttosto
che fare lo sforzo di avere sempre a mente e praticare il PRINCIPIO DI
PRECAUZIONE (), nel momento in cui si debbono fare delle scelte o indirizzare il
governo.
Questa è una iniziativa di informazione circa i danni derivati dall'impiego di
alcuni tra i più subdoli prodotti chimici destinati a sterminare quella parte
degli insetti che sembrano avercela con l'agricoltura industriale. La nostra
categoria, inconsapevolmente in mano alle pressioni delle lobby dell'agrofarmaco
anche attraverso le principali organizzazioni sindacali, fa fatica a dissociarsi
da questa pressione. Soltanto il mondo del "biologico" discute e promuove scelte
più consapevoli e sostenibili per l'ambiente attraverso pratiche di conduzione
agricola ragionate. Rimane tuttavia una nicchia, forse un paravento per salvare
le coscienze creando queste "riserve indiane" teoricamente al riparo
dall'inquinamento provocato dai pesticidi. Ma il cerchio si stringe sempre più e
non sono pochi coloro che si trovano, nonostante il loro impegno a coltivare in
maniera pulita, a soccombere e chiudere l'attività in quanto contaminati dai
metodi chimici utilizzati dalla stragrande maggioranza dei "colleghi".
Facciamo appello alla sensibilità delle persone che come noi hanno a cuore il
futuro della nostra terra, che non desiderano lasciare in eredità ai propri
figli un ambiente contaminato distrutto e sterile. Vi invitiamo a restare
"sintonizzati" in quanto da queste pagine promuoveremo la condivisione della
conoscenza, mettendo a disposizione dei "decisori" gli argomentazioni e le
documentazioni scientifiche, a supporto delle nostre tesi, che sembrano essere a
loro sconosciute.
Chi desidera aderire alla
nostra campagna, Singolo, Associazione, Ong può compilare il modulo online e il
solo nome sarà pubblicato in un elenco nel sito. Inoltre gli apicoltori che
hanno avuto problemi possono inviare la loro esperienza da mettere online.
Vai al modulo immissione dati
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