Un'altro
mondo è possibile
Porto Alegre - Brasile
Il Forum sociale
mondiale è un nuovo spazio internazionale per la riflessione e l'organizzazione di
tutti coloro che si oppongono alle politiche neoliberiste e costruiscono alternative per
dare priorità allo sviluppo umano e mettere fine al dominio dei mercati finanziari in
tutti i paesi e nei rapporti internazionali.
E' stato annunciato durante il
Summit delle Nazioni Unite di Ginevra il prossimo World Social
Forum che si terrà nel gennaio 2001 a Porto Alegre in concomitanza del Forum
economico mondiale di Davos. Sarà un nuovo spazio internazionale per la riflessione e
l'organizzazione di tutti coloro che si oppongono alle politiche neoliberiste e
costruiscono alternative per dare priorità allo sviluppo umano e mettere fine al dominio
dei mercati finanziari in tutti i paesi e nei rapporti internazionali.
I padroni dell'attuale ordine economico mondiale si troveranno, come sempre, a Davos, al
Forum economico mondiale. Coloro che, in tutti i paesi, si oppongono al "pensiero
unico" e lavorano per la costruzione di alternative, si riuniranno, nello stesso
momento, a Porto Alegre, in Brasile, al Forum sociale mondiale.
Proposta del comitato organizzativo del Forum sociale mondiale:
Il Forum sociale
mondiale è un nuovo spazio internazionale per la riflessione e l'organizzazione di
tutti coloro che si oppongono alle politiche neoliberiste e costruiscono alternative per
dare priorità allo sviluppo umano e mettere fine al dominio dei mercati finanziari in
tutti i paesi e nei rapporti internazionali.
Il Forum avrà luogo ogni anno e negli stessi giorni del Forum economico mondiale di Davos. Dal 1971, questo Forum economico gioca un ruolo strategico nella formulazione del
pensiero di tutti coloro che promuovono e attuano politiche neoliberiste in tutto il
mondo. La sua base organizzativa è una fondazione svizzera dotata di uno statuto
consultivo vicino all'Onu, e finanziata da oltre 1000 imprese multinazionali.
Lo spazio creato dal Forum sociale servirà alla formulazione di prospettive generali,
allo scambio di esperienze e alla costruzione di coordinamenti tattici e strategici tra
organizzazioni non governative, movimenti sociali, sindacati, associazioni e gruppi di
cittadini in ogni paese, a livello continentale e mondiale. E' a queste organizzazioni che
spetta il compito di promuovere e finanziare il Forum sociale mondiale.
Durante lo svolgimento del forum, altri eventi e manifestazioni che hanno lo stesso scopo
dovranno essere organizzati in tutto il mondo. Conferenze e dibattiti si dovranno svolgere
in parallelo per coinvolgere il maggior numero possibile di cittadini.
La proposta di lanciare il Forum sociale mondiale prende l'avvio dalle grandi
mobilitazioni di Seattle, in occasione della conferenza ministeriale dell'Organizzazione
mondiale del commercio (Omc) nel novembre del 1999, e da Washington, nell'aprile del 2000,
contro le politiche del Fondo monetario internazionale (Fmi) e la Banca mondiale.
Queste mobilitazioni - e molte altre - hanno platealmente messo in evidenza l'emergere
di un movimento civile transnazionale. Le grandi istituzioni internazionali, abituate da
decenni, a prendere, fuori da ogni controllo democratico, decisioni che riguardano la vita
di centinaia di milioni di persone scoprono di avere ora da rendere conto all'opinione
pubblica.
Anche i governi devono sapere che questa sorveglianza si eserciterà con ancora maggiore
rigore nei loro confronti. Per molti di loro, non sarà più possibile pretendere di
imporre misure nefaste per i loro popoli. Anzi, loro stessi dovranno rendere conto davanti
ai loro parlamenti e ai loro concittadini delle posizioni che assumeranno nei loro
cenacoli.
Migliaia di sindacalisti, associazioni e altri movimenti popolari che, ciascuno nel
proprio paese, nella propria provincia, nella propria città o campagna conduce lotte che
loro credono isolate, hanno ora preso coscienza che insieme costituiscono un arcipelago
planetario di resistenza alla mondializzazione neoliberista. Hanno cominciato a
conoscersi, si scambiano regolarmente informazioni, si riconoscono in azioni comuni o
convergenti, e hanno la vocazione a diventare un contropotere cittadino internazionale. E'
questo movimento che il popolo del Forum sociale mondiale intende allargare. Il terzo
mondo e i poveri e gli esclusi nei paesi sviluppati subiscono come frustate le
devastazioni della mondializzazione neoliberista e della dittatura dei mercati, condotte
sotto l'egida del Fmi, della Banca mondiale, dell'Omc e dei governi a loro asserviti.
Il Brasile è uno dei grandi paesi vittime di questa situazione. Ma forti resistenze a
questo ordine inumano si stanno sviluppando, nelle città come nelle campagne, nei licei e
università come nelle favelas. Le organizzazioni popolari dispongono già di solidi punti
d'appoggio in molti stati e in numerose municipalità. Questa ricca esperienza di lotta
popolare ha contribuito alla proposta del Forum sociale Mondiale.
Il comitato brasiliano di organizzazione del Fsm invita tutte le reti internazionali di
Ong, dei sindacati, di associazioni e gruppi di cittadini che condividono questi obiettivi
a farne parte costituendo un comitato internazionale del Fsm.
Il Comitato brasiliano di organizzazione del Fsm attende da tutti i rappresentanti di
queste reti dalle americhe, dall'Africa, dall'Asia e dall'Europa che contribuiscano in
modo decisivo alla riuscita di questo avvenimento. E chiama allo stesso tempo tutti coloro
che dispongono di un mandato elettivo e che si sono impegnati a fianco delle lotte
popolari in tutti i continenti a ritrovarsi a Porto Alegre il prossimo gennaio.
Dappertutto nel mondo, le potenzialità dell'iniziativa popolare si esprime oggi tanto
nelle forme della democrazia partecipativa che in quelle delle democrazia rappresentativa.
Luogo di discussione aperto, di presentazione di esperienze, di coordinamento delle lotte
future, il Forum sociale mondiale sarà un paletto in più verso la nascita di una
cittadinanza planetaria che si radica nelle lotte sociali nazionali e locali.
Un altro mondo è possibile. Lo costruiremo insieme.
Abong (Associazione brasiliana delle
Ong); Attac Brasile; Cbjp (Commissione brasiliana giustizia e pace); Cives (Associazione
brasiliana di imprenditori per la cittadinanza); Cut (Centrale unica del lavoro); Ibase
(Istituto brasiliano di analisi sociali ed economiche); Centro di giustizia globale;
Movimento dei lavoratori rurali Sem Terra.
La
globalizzazione orizzontale
Gli atti del World Social Forum
Interventi di
Susan George, Muhammad Yunus,
Ann Pettifor, Anuradha Vittachi, e altri
"Nessun legittimo interesse di impresa cooperativa o di servizio sociale può
dissociarsi dall'impegno critico verso processi di globalizzazione che ignorino la
solidarietà e la dignità umana" (dalla Postfazione
di Achille Ardigò) |
Testo tratto
da
http://www.unimondo.org/wsf/italiano/home/index.html
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World Social Forum
-
Porto Alegre, Brazil
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The World Social Forum will be a new international arena for the creation and exchange
of social and economic projects that promote human rights, social justice and sustainable
development. It will take place every year in the city of Porto Alegre, Brazil, during the
same period as the World Economic Forum, which happens in Davos, Switzerland, at the end
of January. Since 1971, The World Economic Forum has played a key role in formulating
economic policies throughout the world. It's sponsored by a Swiss organization that serves
as a consultant to the United Nations and it's financed by more than one thousand
corporations.
The World Social Forum will provide a space for building economic alternatives, for
exchanging experiences and for strengthening South-North alliances between NGOs, unions
and social movements. It will also be an opportunity for developing concrete projects, to
educate the public, and to mobilize civil society internationally. The World Social Forum
developed as a consequence of a growing international movement that advocates for greater
participation of civil societies in international financial institutions such as the
International Monetary Fund (IMF), the World Bank, and the World Trade Organization (WTO).
For decades, these institutions have been making decisions that affect the lives of people
all over the world, without a clear system for accountability and democratic
participation.
Brazil is one of the countries that have been greatly affected by global economic
policies. At the same time, different sectors of Brazilian society are crating economic
alternatives in rural and urban areas, in shantytowns, factories, churches, schools, etc.
The richness of Brazilian grassroots organizations represents a source of inspiration for
the development of the World Social Forum. The Brazilian Organizing Committee is building
alliances with organizations in the Americas, Africa, Asia and Europe to develop the World
Social Forum.
This will be a broad coalition of organizations working on issues such as human rights,
sustainable development, education, and environmental protection. The World Social Forum
will discuss topics such as:
- building economic policies that promote human development;
- creating international strategies for grassroots organizing;
- building proposals to democratize international institutions, such as the WTO, the
IMF, and the World Bank;
- the influence of multinational corporations in local communities;
- creating sustainable development proposals to eradicate poverty and hunger, and to
protect the environment;
- organizing against gender and racial discrimination;
- the protection and preservation of indigenous land and culture.
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