- riepilogo
risorse |
||
...Fondo Monetario Internazionale - Banca Mondiale - G7/G8 - Ocse - Wef... |
GENOVA ...16 - 22 LUGLIO 2001 Per un'assemblea rappresentativa dei
popoli del mondo
|
|
La situazione treni: notizie ufficiali dalle Ferrovie
16/22 luglio Public
Forum "Un altro mondo è possibile" - Il
Forum si svolgerà in diversi spazi pubblici (prevedendo anche sessioni contemporanee)
nella zona di Marassi e quindi vicino al centro della città e facilmente raggiungibile
dalla stazione di Brignole. Hanno già confermato la propria presenza Susan George, Walden
Bello, Riccardo Petrella, Samir Amin, Josè Bovè, Nicola Bullard e molti altri
19 luglio ore 17
Corteo Internazionale dei Migranti
Concentramento - Piazza Sarzano. Percorso - Via Ravasco, Piazza Carignano, Via
Corsica, Corso Aurelio Saffi, Via Brigate Partigiane, Via Barabino, Corso Torino. Piazza
Giusti, Via
Giacometti. Scioglimento - Piazza Martinez
20 luglio SCIOPERO
GENERALE - Indetto da Cobas, RdB
20 luglio dalle
ore 6 alle ore 24 "accerchiamento" del vertice.
Le iniziative prevedono differenti azioni volte ad accerchiare i luoghi di svolgimento del
Vertice del G8. GSF ha comunicato alla Questura di Genova l'intenzione di:
- manifestare nelle seguenti piazze: Piazza De Ferrari, Piazza Corvetto, Piazza della
Nunziata;
- svolgere manifestazioni lungo tutto il perimetro della cosiddetta zona rossa;
- utilizzare un certo numero di piazze adiacenti alla cosiddetta zona rossa quali luoghi
di concentramento;
- svolgere un corteo di lavoratori in sciopero il cui percorso è già stato depositato
dai promotori;
- svolgere iniziative di sensibilizzazione e informazione della cittadinanza in alcune
piazze decentrate che verranno nei prossimi giorni comunicate in dettaglio.
21 luglio ore 14 -
E' la giornata della manifestazione unitaria Internazionale.
Concentramento - Via Caprera
Percorso - Via Felice Cavallotti, Corso Italia, Corso Marconi, Via Rimassa,
Corso Torino, Corso Sardegna
Scioglimento - Piazza Galileo Ferraris
E' confermato dall'ultima riunione del gruppo di lavoro sulle manifestazioni del GSF
che scopo della manifestazione non è di "confrontarsi" con la zona rossa (il
percorso non la tocca direttamente), che non possono essere fatte azioni dirette durante
la manifestazione e che anche dopo la fine della manifestazione chi intende fare azioni di
disturbo dovrà osservare un "tempo di rispetto" (2 ore) per permettere il
defluire dei manifestanti.
Il corteo dovrebbe avere una testa formata dalla rappresentanza dei soggetti maggiormente
vittima della globalizzazione (rappresentanti del sud, lavoratori delle multinazionali,
donne) poi le rappresentanze dei movimenti stranieri e successivamente quelle dei
movimenti italiani.
L'accessibilità viaria e ferroviaria per la manifestazione dovrebbe essere buona in
quanto le stazioni del Levante sono aperte e così i caselli autostradali e l'arrivo è
previsto vicino alla stazione Brignole ed in luogo facilmente accessibile ai pullman. La
partenza della manifestazione è prevista verso le 14-14,30 perchè il percorso è
comunque lungo e richiede un certo tempo per lo svolgimento della manifestazione. Alla
fine si sta valutando come concludere significativamente la manifestazione (con interventi
o musica) e se fare successivamente concerti anche nei luoghi dove si terrà
l'accoglienza.
Il 22 luglio si terranno due sessioni speciali del Public Forum dedicate all'osservatorio sulle decisioni politiche del vertice dei G8 (mattina) ed a una speciale sessione di confronto sui risultati della mobilitazione contro il G8 e le prospettive dei nostri movimenti.
Mike MooreRenato Ruggiero |
I gemelli del WTO |
Comunicati
Stampa
|
Le
info online
|
Video video su Indymedia
|
I siti ufficiali |
GENOA
Summit Meeting G8 2001 |
|
FERMIAMO IL G8!
PER UN'ASSEMBLEA RAPPRESENTATIVA DEI POPOLI DEL MONDO Noi siamo una parte di quei
movimenti che stanno per manifestare a Genova per contestare il vertice dei G8. Riteniamo
oggi necessario fermare il vertice dei G8 perché nessun vertice dei paesi ricchi può
arrogarsi il diritto di decidere per tutti i popoli della terra che oggi chiedono una
globalizzazione che non risponda più ai soli criteri economici e commerciali ed agli
interessi dei ricchi e dei potenti. Vogliamo una democrazia, una pace, una giustizia, una
cultura, una solidarietà tra le persone che sia globale!Qualcuno ha cercato di
screditarci facendoci passare per violenti e facinorosi. Volete sapere chi siamo davvero?
Ci potete incontrare tutti i giorni, nei mille e mille luoghi dove i cittadini provano a
costruire socialità, partecipazione, a difendere i diritti dei più deboli. Ci troverete
nei luoghi di lavoro, nei quartieri delle grandi città, nelle scuole e nelle università.
Ci troverete in giro per il mondo, nei campi profughi e nelle bidonville, nei luoghi
dell'emarginazione e della povertà, tutti i giorni a sporcarci le mani per stare a fianco
degli ultimi, per migliorare e cambiare le cose.Siamo le associazioni democratiche che in
tutto il mondo si battono per la giustizia sociale, per la pace, per difendere l'ambiente,
la salute, per i diritti di cittadinanza siamo le mille strutture di base che organizzano
i cittadini, i disoccupati, i precari, gli anziani, i giovani, siamo i volontari della
solidarietà internazionale, siamo i movimenti delle donne, le tante campagne
internazionali contro il debito e la povertà.Noi siamo soltanto una parte di un ben più
vasto movimento di cui fanno parte le popolazioni affamate dell'Africa, i contadini senza
terra del Brasile, i lavoratori sfruttati dell'Asia, i bambini costretti a lavorare in
schiavitù, gli indigeni che si vedono espropriati di tutte le loro risorse, i contadini a
cui si vuol togliere persino il diritto di ripiantare i semi delle piante che hanno
coltivato.Certo noi non siamo rappresentativi di tutti i popoli della Terra. Ma neppure i
G8 lo sono e non possono pretendere di disporre della vita, della dignità, degli
equilibri ambientali stessi del pianeta in nome dei propri interessi o di quelli delle
imprese multinazionali. Per questo rivendichiamo la necessità di fermare il G8 per
cominciare a costruire un'assemblea davvero rappresentativa di tutti i popoli. Per questo
noi chiediamo di rifondare le Nazioni Unite. Vogliano un'ONU dove non esista più il
diritto di veto e cessi la sudditanza verso gli Stati Uniti e la NATO. Rifiutiamo un'ONU
consegnata alle multinazionali come propone Kofi Annan. Vogliamo che si recuperi lo
spirito originario delle nazioni e delle genti unite per la pace e la giustizia
globale.Noi rivendichiamo oggi un cambiamento radicale dei rapporti internazionali, tra
Nord e Sud del mondo, tra poveri e ricchi. Non possiamo più accettare l'ipocrisia dei G8
che propongono di affrontare gli squilibri mondiali con la beneficenza; che fanno grandi
annunci seguiti da pochi fatti (come le dichiarazioni spettacolari di cancellazione del
debito, le iniziative ora bloccate per combattere i paradisi fiscali, ecc.), la delega in
bianco alle multinazionali di quello che gli stati non riescono a fare (come il piano del
Governo italiano contro l'HIV basato su una colletta finanziata dalle principali
multinazionali, le stesse che difendono il regime dei brevetti e dei prezzi impossibili
dei farmaci salvavita).Non possiamo perciò più accettare che i G8 pretendano di
continuare a governare ancora il mondo facendo vuoti proclami sulla riduzione della
povertà, lo sviluppo, la giustizia, la tutela dell'ambiente e delle risorse nei confronti
di nazioni e popoli che essi non rappresentano. I fatti parlano chiaro: viviamo la più
grande contraddizione dell'umanità. A fronte di un'apparente ricchezza dei paesi del
Nord, basata sull'utilizzo indiscriminato di fonti energetiche non rinnovabili e sulla
rapina delle risorse, abbiamo una dilagante povertà. La produzione mondiale è aumentata
di 17 volte dal 1900 ad oggi; il commercio mondiale aumentato 20 volte dal 1950 ad oggi.
Eppure la povertà è cresciuta a dismisura ed il divario tra il reddito dei più ricchi e
quello dei più poveri è passato da 30 a 1 a 74 a 1 dal 1960 al 1997 ed il numero dei
poveri va aumentando. Inoltre questo sistema non può essere mantenuto all'infinito
poiché consuma più risorse e produce più rifiuti di quanto il nostro pianeta può
sostenere. Oggi 3 miliardi di persone pari al 50% della popolazione mondiale vivono in
condizione di povertà assoluta o quasi povertà assoluta. La povertà non è una
fatalità. E' scientificamente organizzata da un sistema che non è pensato per servire
gli interessi della gente, ma quella dei mercanti e in particolare modo quelli dei grandi
mercanti multinazionali siano essi di carattere bancario, finanziario o commerciale. Di
questo sistema fanno parte i G8 che perciò sono responsabili di affamare i popoli, di
avvelenare i consumatori, di manomettere gli equilibri del pianeta, di esaurire le risorse
non rinnovabili. Perciò noi ci opponiamo ad essi ed alle loro politiche.
|
CHE GENERE DI G8? UN
G8 DI DONNE
|
|
riepilogo
risorse |