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Un solo commento:

VERGOGNA !

DURANTE LE MANIFESTAZIONI CONTRO IL G8
SOSPESE IN ITALIA LE GARANZIE COSTITUZIONALI - INTRODOTTO LO STATO DI POLIZIA

 
INDAGINE PARLAMENTARE !

E' stato costituito un Comitato Paritetico per indagare sui "Fatti di Genova"

G8: 4 agosto - NASCE IL "GENOA LEGAL FORUM", UN POOL DI 300 AVVOCATI

Lo staff dei legali del GSF sta lavorando per ottenere verita' sui fatti del 20-22 luglio e giustizia per le persone ancora arrestate, per quelli che hanno subito tortura, aggressione, violenza fisica e psicologica. E' indispensabile che il lavoro dei legali venga sostenuto anche finanziariamente, e per questa ragione il GSF ha aperto un conto corrente bancario al quale e' possibile versare un proprio contributo, che andra' a sostegno delle SPESE LEGALI E PROCESSUALI
Il conto corrente e' 61359/80 Intestato a Don Balletto presso Banca Carige Filiale n.15  ABI 06175 - CAB 01400

Aumenta la pressione internazionale sul governo italiano dopo i fatti di Genova. In tutta Europa le testimonianze relative ai pestaggi e alle violenze della polizia stanno scatenando un pandemonio.

da RaiNews24

L'Europa s'indigna

La rabbia cresce in Inghilterra e in tutta Europa. Mentre riporta alcune impressionanti dichiarazioni dei ragazzi tornati da Genova, il quotidiano inglese Times sottolinea che anche il deputato verde tedesco Hans Christian Stroebele si unisce alla richiesta di un'indagine ufficiale sulla brutalità delle forze dell'ordine.

Ufficialmente, l'ambasciatore inglese a Roma ha incontrato il ministro degli esteri italiano per esigere un'indagine sui fatti di Genova. Anche il ministro degli esteri inglese Jack Straw vuole chiarezza sulle "accuse di brutalità alla polizia per il summit G8 di Genova".

Die Welt descrive gli eventi di intolleranza che si sono succeduti nella caserma di Bolzaneto. Si narra la vicenda di una tedesca insultata, chiamata dalle guardie italiane "bastarda tedesca". Die Welt sottolinea da una parte l'arroganza delle guardie italiane, la loro intolleranza nei confronti dei detenuti stranieri e dall'altra l'atteggiamento indifeso dei manifestanti.

Impressionanti i racconti degli spagnoli tornati a casa dopo l'arresto a Genova. Loro, scrive El Pais, assicurano "di essere stati maltrattati dalla polizia". Nel racconto di una ragazza sorpresa dal blitz delle forze dell'ordine nella sede del Genoa Social Forum i particolari grotteschi e assurdi si moltiplicano: "i poliziotti mi hanno intimato di gridare: "Viva il Duce", e mi chiamavano bastarda. Intanto mi pestavano".

I sei francesi arrestati a Genova sono stati rimessi in libertà. Nel darne notizia il quotidiano moderato francese Le Figaro riepiloga le nude cifre, il bilancio "poliziesco" del summit. 500 arrestati stranieri. Un morto. Più di cento persone ferite.

Elenco dei siti dove trovare tutte le informazioni:

Era proprio impossibile evitare questa condanna a morte?

Le parole di Giuliano Giuliani, padre di Carlo
- ucciso dalle forze dell'ordine a Genova -
pronunciate al suo funerale.


A Carlo

Una vita breve, ma anche nella sua vita breve ci ha dato tante cose.
E ce ne ha date ancora in questi giorni.
Ha dato a mia moglie, a mia figlia, a me, la forza stare in piedi;
la forza di riuscire ancora a parlare; la forza, se così posso dire, di cercare di ragionare.
E per questo, credo che gli sia dovuto questo ringraziamento.
Ci ha regalato, in questi giorni, delle cose incredibili:
l'affetto di voi tutti, la vicinanza di voi tutti;
ci ha fatto rincontrare amici, cari, che per le vicissitudini della vita avevamo
perso di vista e che in questi giorni abbiamo rincontrato,
ci siamo stretti, ci siamo abbracciati.
Ci ha dato la forza delle idee, dei pensieri;
ci ha fatto conoscere, molto di più di quanto non avessimo potuto fare prima,
i suoi amici, i giovani, i tanti giovani che sono qui.
E anche in questo ci ha insegnato e mi ha insegnato delle cose.
Anch'io commetto, come tutti, o più di tutti, tanti errori,
anch'io a volte mi sono fatto prendere da giudizi frettolosi;
ho imparato, stringendo l'affetto dei suoi amici, dei tanti amici così diversi,
come è stato detto, che non si deve - e mi auguro che nessuno lo faccia più,
per presunzione o per sfrontatezza - giudicare un ragazzo per la maglietta sdrucita,
per il pantalone bucato o per le scarpe rotte o per le treccioline che ha in testa
o per i piercing che ha sul viso; perché sotto quelle magliette sdrucite,
o sotto quelle treccioline, anch'io [ho capito] - ancora di più di quanto
non mi abbia fatto capire Carlo - che ci sono dei cuori pieni, delle teste che pensano,
della voglia di fare... questa insaziabile sete di giustizia.
Ecco io ho imparato in questi giorni queste cose
e spero davvero che si riesca a ripercorrere tutti insieme un cammino.
Riflettevo in questi giorni terribili, ne ho parlato con le vecchie appartenenze
ma anche con i giovani, che in fin dei conti le cose che abbiamo di fronte,
le cose che vediamo, le cose che vogliamo sono le stesse;
vogliamo un mondo migliore, persino meno schifoso,
se guardiamo alle cose più rivoltanti che questo mondo ci offre.
Diciamo che ci vuole tempo, che ci vuole pazienza, che ci vuole prudenza.
Ora, io provavo a riflettere su questo che forse i giovani
devono allungare un po' il loro percorso, domani mattina forse non ce la fa nessuno,
bisogna che il tempo guardi un po' più avanti.
Ma noi, quelli vecchi e stanchi come me, dobbiamo accorciarli quei tempi;
non ci può essere una differenza fra domani e fra cento anni...
mettiamoci un po' d'accordo, diciamo fra dieci anni? - bene.
Però da domattina cominciamo, perché fra dieci anni ce l'avremo fatta, tutti insieme.
Ecco, questo può essere il messaggio più forte che ci viene da questa forza che mi dà
quel figlio piccolo e tanto grande.
Cerchiamo di tenerlo sempre con noi, lui qui con noi, di onorarne la memoria;
rifiutiamo la violenza, uniamoci.
Non c'è nessuna diversità che possa impedirci da stare assieme
per raggiungere un obiettivo giusto.
Rifiutiamo le cose brutte, le cose violente, guardiamo alle cose che voleva lui.
Le cose che voleva lui erano cose concrete, voi sapete che per volontà sua
- perché era così, voi lo avete conosciuto - abbiamo detto neanche un fiore;
chi vuole, invece di una rosa, versare mille lire su quel conto:
noi faremo delle cose concrete, che lui voleva fare, le adozioni a distanza,
le borse di studio per gli studenti dei paesi poveri che non possono studiare,
Mandela e la sua lotta generosa contro l'aids, le associazioni non governative
che si battono tutti i giorni...
E non dovremo prendere le cose che riusciremo a fare con quel fondo
come un simbolo per essere un po' più rilassati la sera, ed essere contenti
ed esserci liberati la coscienza, ma come uno stimolo per poi,
tutti insieme, giorno per giorno, riuscire a costruire
perché non ci sia più bisogno neppure della carità, perché quelli sono diritti,
che la gente deve conquistare e che noi dobbiamo aiutarli a conquistare.
Questo è quello che ci ha insegnato Carlo,
e credo che lo abbia insegnato a tutti noi.

Ciao Carlo, un abbraccio.

 

G8: NASCE IL GENOA LEGAL FORUM, UN POOL DI 300 AVVOCATI

Roma, 4 ago. - (Adnkronos) - Nasce il Genoa Legal Forum (Glf), una rete di circa 300 avvocati sparsi in tutta Italia, di cui fanno parte anche legali del Gsf e giuristi democratici, che rinunceranno alle ferie per intraprendere iniziative legali contro le ''gravi violazioni dei diritti di difesa'' commesse durante i fatti del G8. A presentarlo ufficialmente sono stati, questa mattina, alcuni tra gli avvocati che hanno assunto la difesa dei manifestanti arrestati a Genova, tra i quali Ezio Menzione e Simonetta Crisci. Cosa fara' il neonato pool? ''Andremo giu' duro sulle responsabilita' individuali, ma soprattutto sulle gravi omissioni -dice Menzione- Pensiamo innanzitutto alle difese, considerando che delle 230 persone arrestate, 51 sono ancora in carcere. E non si tratta dei 'cattivi': basta pensare ai 25 dell'associazione teatrale, perquisiti e arrestati, che sicuramente sono estranei ai fatti di violenza ma sono ancora in carcere e avranno il riesame lunedi' 13. A questo proposito abbiamo intenzione di rafforzare il collegio difensivo per spezzare il teorema che gli arrestati sono i violenti con le mazze.''. C'e' poi un dato che, dice Menzione, ''sembra essere sfuggito: si tratta delle donne che a Bolzaneto sono state oggetto di atti di molestie sessuali, ripetute e costanti. Per le minacce subite, in certi casi anche con l'utilizzo di manganelli, sono ancora sotto schock. Per alcune, queste forme di violenza sono continuate anche in altre carceri. Su questo -avverte- saremo totalmente intransigenti''. Sono 5 le donne che hanno sporto denuncia per le molestie subite. Ma gli avvocati continueranno ancora a raccoglierne. ''Denunce specifiche - ha detto Simonetta Crisci - sono gia' partite al momento degli interrogatori''. Alcune decine di denunce saranno presentate in procura la prossima settimana. Dei 230 arrestati praticamente tutti hanno sporto denuncia; tra i 25 arrestati a Bolzaneto 8 hanno gia' denunciato. Mentre sono pochissimi i responsabili delle violenze identificati. In base ai dati a disposizione gli avvocati del Glf, premettendo che ''sara' difficile scovare i singoli agenti autori dei pestaggi, in quanto agivano a volto coperto'', hanno parlato di 3 identificati alla caserma di Bolzaneto.

Politica - Adnkronos   


Lo staff dei legali del GSF sta lavorando per ottenere verita' su fatti del 20-22 luglio e giustizia per le persone ancora arrestate, per quelli che hanno subito tortura, aggressione, violenza fisica e psicologica. E' indispensabile che il lavoro dei legali venga sostenuto anche finanziariamente, e per questa ragione il GSF ha aperto un conto corrente bancario al quale e' possibile versare un proprio contributo, che andra' a sostegno delle SPESE LEGALI E PROCESSUALI
Il conto corrente e' 61359/80 Intestato a Don Balletto presso Banca Carige Filiale n.15  ABI 06175 - CAB 01400