Un'inchiesta televisiva di Rainews24,
passata in Tv il 20 Maggio 2003
e realizzata da Sigfrido Ranucci, ripropone con testimonianze e documenti inediti i pesanti interrogativi sull'uso dell'uranio impoverito nel corso delle ultime guerre.
Già un anno fa Rainews24 aveva mostrato per la prima volta un video girato dai militari nel corso di un'operazione di bonifica nei Balcani, dopo i bombardamenti della NATO. Dall'inchiesta emergeva che alcuni di quei soldati si erano
poi gravemente ammalti e che fra alcuni dei loro figli erano nati con malformazioni genetiche.
Questa seconda inchiesta mette in luce che casi analoghi si sono verificati anche tra i militari francesi impegnati nella medesima missione a fianco degli italiani. La magistratura francese, che sta svolgendo una sua indagine in merito, ha acquisito il video.
altre inchieste:
Inchieste andate in onda in chiaro su Raitre il 02 Dicembre 2003 alle ore 7:47,
e il 03 Dicembre alle ore 7:42
FAQ
Che cosa è l'Uranio impoverito (DU)?
Dove è stato usato?
Chi lo produce?
L'Uranio impoverito è sfruttato anche per usi civili?
Quali sono i rischi per la salute derivanti dall'uso di Uranio impoverito (DU)?
Come funziona l'uranio impoverito?
Quali sono le opinioni politico-militari a confronto sul tema?
D: Che cosa è l'Uranio impoverito (Depleted Uranium)?
R: L'uranio impoverito è un materiale di scarto ottenuto dalla raffinazione dell'uranio naturale sia nei reattori nucleari che nelle bombe atomiche. Il materiale di partenza che viene usato sia dall'industria civile che da quella militare è l'uranio U-235. Poichè questo isotopo è scarso in natura deve essere arricchito artificialmente. Il processo industriale che serve ad ottenere uranio arricchito produce una grande quantità di materiale di scarto, l'uranio impoverito appunto.
Links:
Ipertesto di Luca Bellomo costruito con materiali tratti, fra l'altro da Peacelink, telematica per la pace, dalla trasmissione Teleanch'io e da altri giornali.
Il sito del National Gulf War Resource Center, Inc. ha dedicato un'intera sezione, chiamata appunto DUlink, al problema dell'uranio impoverito con lo scopo in particolare di informare i veterani della Guerra del Golfo sulle conseguenze per l'esposizione al DU.
In questo sito canadese potete ripercorrere la storia dell'uranio dalla sua scoperta nel 1789 fino all'utilizzo nelle armi atomiche della seconda guerra mondiale.
D: Dove è stato usato?
R: Secondo la mappa consegnata all'Unep (l'organismo dell'Onu che si occupa di ambiente) dalla Nato, sono 112 i luoghi in Kosovo in cui sono stati sparati dagli A10 i 31.000 proiettili all’uranio impoverito.
Per ogni luogo si sa anche quanti proiettili siano stati lanciati, da poche decine a svariate centinaia (in tutto 31mila per un totale di 9 tonnellate di uranio).
Le aree maggiormente colpite sono quattro:
l’area occidentale della autostrada Pec-Dakovica-Prizren (si tratta della zona controllata da militari italiani),
il sobborgo di Klina
il sobborgo di Prizren
l’area a nord della strada Suva Reka-Urosevac.
I luoghi piu' martoriati sono due in particolare:
- quello indicato con le coordinate "34TDM412883", dove il 6 maggio '99 sono stati lanciati ben 907 proiettili all'uranio
- il sito "34TDN528123": qui gli aerei hanno colpito duro, due volte nello stesso giorno, l'8 maggio 99: una prima volta con 1320 proiettili, una seconda volta con altri 1000.
Un altro settore particolarmente colpito risulta in pieno territorio serbo tra Presevo e Bujanovac.
La mappa della Nato con i luoghi in cui è stato usato l'uranio impoverito.
112 puntini neri, ognuno a rappresentare un' area di duecento metri di diametro, ognuno contraddistinto da un numero rosso. Per ciascuno la NATO indica il numero dei proiettili lanciati, da poche decine a svariate centinaia (in tutto 31mila per un totale di 9 tonnellate di uranio).
D: Chi lo produce?
R: La produzione di uranio arricchito effettuata per le bombe atomiche e per le centrali nucleari, ha creato una vasta riserva di uranio "impoverito" o depleto, scoria radioattiva che viene considerata risorsa per l'uso che se ne fa nelle armi. Il quantitativo totale ammonterebbe ad almeno 6 milioni di tonnellate, pari a un chilo per ogni abitante del pianeta, così distribuito:
- 318.000 tonnellate in Europa (288.000 Cogema, Francia - 30.000 BNFL, UK) URENCO
- 700.000 tonnellate negli USA (USEC, STARMET, MSC, LOCKHEED, PRIMEX, BNFL etc.)
- 5.000.000 di tonnellate nell'ex-Unione Sovietica (Chepetsky Mechanical Plant)
- 450.000 tonnellate in Canada (Cameco)
Lista ditte produttrici
Cameco
BNFL
Urenco - Uranium Enrichment Services
Manufacturing Sciences Corporation
D: L'Uranio impoverito è sfruttato anche per usi civili?
R: L'Uranio Impoverito è sfruttato anche per usi civili per la sua alta densità (una volta e mezzo il piombo) e il basso costo. In particolare parecchi fornitori di aeroplani - compreso Boeing, Lockheed e McDonnell Douglas - lo hanno usato come contrappeso per i piani di comando del velivolo perché il materiale fornisce una quantità significativa di peso in una piccola zona.
Questa proprietà è molto richiesta nella progettazione di aerei da trasporto perché i contrappesi per i piani di comando devono inserirsi negli spazi limitati ma essere molto pesanti.
L'Uranio Impoverito è anche utilizzato per la schermatura dalle radiazioni e nei pozzi petroliferi come parte delle sinker bars, pesi usati per fare affondare strumenti nei pozzi pieni di fango. Inoltre, è stato usato anche in rotori giroscopici ad alte prestazioni, nei veicoli di rientro dei missili balistici e negli yacht da competizione come componente delle derive.
Links:
Raccolta di link sugli usi civili dell'Uranio impoverito http://www.antenna.nl/wise/uranium/#CIVDU
D: Quali sono i rischi per la salute derivanti dall'uso di Uranio impoverito (DU)?
R: Sulla pericolosità dell'uranio impoverito non c'è concordia nel mondo scientifico poichè non esiste ancora uno studio epidemiologico sistematico sull'essere umano che possa dimostrarne la tossicità.
Chi si batte contro l'uso sia militare che civile del DU (depleted uranium) mette in guardia contro le patologie che il contatto prolungato o l'ingestione di una grande quantità di particelle di DU può provocare a breve (nausea, vomito, indebolimento e diarrea) e a lungo termine (danni al fegato o ai reni; immunidepressione; cancro osseo, ai polmoni e ad altri organi; leucemia; decadimento dei tessuti; anemia; danni genetici; sterilità e difetti neonatali.)
DU una catastrofe medica, il sito raccoglie una serie di interventi ed articoli che dimostrerebbero gli effetti devastanti del DU Aragoste all'uranio impoverito.
indice
D: Come funziona l'uranio impoverito?
R: L'uranio impoverito è l'elemento naturale , presente sulla Terra, più pesante: 1 cm3 pesa 18,95 grammi. A causa della sua densità, i proiettili con la punta d'uranio hanno quindi un elevato potere di penetrazione. munizioni in grado di passare attraverso corazze di acciaio; inoltre è un materiale "piroforico" per natura. La tipica munizione all'uranio impoverito è costituita da un rivestimento e da un "penetratore", che è la parte che effettivamente penetra nella corazzatura. Dopo avere attraversato una corazza, si sviluppa un elevato calore nel punto di uscita e le particelle di uranio prendono fuoco.
Un carro-armato colpito esplode rilasciando dei prodotti altamente tossici e radioattivi. Dopo l'esplosione, il biossido di uranio permane soprattutto nei primi dieci metri, mentre solo il dieci per cento può arrivare fino a cento metri. Le munizioni di questo tipo vengono chiamate in "gergo" militare API, Armor Piercing Incendiary Ammunitions ovvero munizioni incendiarie in grado di penetrare nelle corazzature.Uno dei problemi maggiori è dovuto ai proiettili non esplosi: molti "dardi" (il nome in gergo col quale vengono indicate le punte del proiettili) rimangono intatti, creando uranio impoverito senza alcuna protezione e che quindi si disperde lentamente nell'ambiente. Grazie alla loro grande forza di penetrazione i proiettili possono penetrare nel terreno anche fino a dieci metri con il rischio di raggiungere e inquinare anche qualche falda idrica.
Links:
D: Quali sono le opinioni politico-militari a confronto sul tema?
R: La vicenda dei miliari italiani in Kosovo ha innescato la miccia delle polemiche sulla pericolosità dell'uranio impoverito e sull'informazione che di questi rischi è stata, o non è stata fatta dalle autorità militari impegnate nella guerra del Kosovo. Di seguito vi proponiamo alcuni links per farsi un quadro delle posizioni a confronto.
Links:
Organizzazioni che si battono contro l'uso dell'uranio impoverito: CADU
Il testo della risoluzione delle Nazioni Unite (E/CN.4/SUB.2/RES/1996/16) del 1996 che condanna l'uso militare del DU:
Il passo della risoluzione che parla del DU: ... the need to curb the production and the spread of weapons of mass destruction or with indiscriminate effect, in particular nuclear weapons, chemical weapons, fuel-air bombs, napalm, cluster bombs, biological weaponry and weaponry containing depleted uranium;
2. Requests the Secretary-General:
(a) To collect information from Governments, the competent United Nations bodies and agencies and non-governmental organizations on the use of nuclear weapons, chemical weapons, fuel-air bombs, napalm, cluster bombs, biological weaponry and weaponry containing depleted uranium, on their consequential and cumulative effects, and on the danger they represent to life, physical security and other human rights;
(b) To submit a report on the information gathered to the Sub-Commission at its forty-ninth session, together with any recommendations and views which he may have received on effective ways and means of eliminating such weapons...
Il testo integrale della conferenza stampa della Nato tenuta dal portavoce Jamie Shea il 14 maggio 1999 in cui viene ammesso l'utilizzo di armamenti al DU nel corso dei bombardamenti nel Kosovo:
La posizione del governo italiano così come è stata espressa dal sottosegretario alla Difesa Brutti il 7 maggio del 1999 in parlamento rispondendo ad alcune
interrogazioni
Abbiamo riportato una
parte del testo (grazie! a Rainews24)
ma consigliamo di visitare la loro pagina per approfondire i collegamenti
ipertestuali.
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