OGM:
FONDAMENTO SCIENTIFICO DEL RISCHIO PER LA SALUTE
Per comprendere il fondamento
scientifico del rischio per la salute degli alimenti transgenici, devono essere ricordati
i seguenti concetti:
- Esiste un equilibrio tra gli
elementi genetici del macroorganismo e quelli dei microorganismi saprofitico-simbionti,
peculiari di ogni organismo.
- Può insorgere una interferenza tra
gli elementi genetici degli alimenti e gli elementi genetici del macroorganismo. La prima
interferenza può verificarsi tra il DNA mitocondriale e il DNA dei microorganismi degli
alimenti.
- La modificazione del DNA
mitocondriale, fino a una vera e propria mutazione, può indurre un disequilibrio tra il
DNA nucleare e il DNA mitocondriale, con possibile turbamento nei processi di
proliferazione e differenziazione cellulare, anche in senso displastico - neoplastico.
Prendendo ora in considerazione gli
alimenti transgenici si deve ricordare, che recenti ricerche hanno dimostrato, che piante
transgeniche possono modificare la composizione batterica costituente la rizosfera del
terreno. Tenendo conto di questi concetti è necessario, per escludere rischi per la
salute, verificare se, utilizzando piante transgeniche, come ad esempio il mais,
fondamentale per l'alimentazione animale, si può verificare:
- Una modificazione dei microorganismi
saprofitico-simbionti del mais
- Una modificazione del processo di
fermentazione negli insilati di mais.
- Una modificazione della flora
batterica ruminale degli animali, che si alimentano con questi insilati.
- Un incremento di patologie da
batteri, miceti e virus, o la comparsa di nuove forme morbose, sia in campo animale, che
umano da microorganismi patogeni, opportunisti emergenti.
Non andrebbe inoltre dimenticato,
che gli insetti pronubi, trasferendo il polline, dilateranno la transgenicità in modo
imprevedibile.
Do naturalmente per scontata l'affermazione, che l'umanità si adatterà a questa
mutazione transgenica, anche in virtù di nuovi fitofarmaci contro i microorganismi, che
acquisteranno nuova capacità aggressiva e nuova resistenza e nuovi antibiotici per
affrontare la nuova patologia. Si può però facilmente prevedere, che i più deboli e i
più labili saranno eliminati. |