| Mucca pazza - Confermata 
malattia a uomo di Ragusa 14/5/2004 - E’ rientrato 
a Ispica (Ragusa) da Milano l’uomo di cinquant’anni affetto, secondo quanto 
diagnosticato da un centro specializzato lombardo, dalla sindrome di 
Creutzfeldt-Jakob 
 RAGUSA - E’ rientrato ieri sera a Ispica (Ragusa) da Milano l’uomo di cinquant’anni 
affetto, secondo quanto diagnosticato da un centro specializzato lombardo, dalla 
sindrome di Creutzfeldt-Jakob, variante umana della malattia della mucca pazza. 
Questa mattina il sindaco di Ispica, Rosario Gugliotta, anche nella sua qualità 
di massima autorità sanitaria cittadina, ha ricevuto la notifica della diagnosi 
dal medico curante ed ha ricevuto, dai parenti del paziente, il foglio di 
dimissioni stilato dai sanitari dell’ospedale di San Donato Milanese, dove 
l’uomo è stato ricoverato per due settimane, e che conferma la diagnosi. «Avevo 
allertato l’Azienda Usl 7 di Ragusa - dichiara il sindaco di Ispica, che è anche 
medico - già otto giorni fa. Purtroppo, adesso, è arrivata la conferma. Domani 
convocherò un vertice ad Ispica o nella sede dell’Ausl di Ragusa per fare il 
punto della situazione e per chiedere che, alla luce di quanto accaduto, vengano 
intensificati, se possibile, i controlli che, tuttavia, negli ultimi anni sono 
molto rigorosi». Gugliotta sottolinea che «il morbo ha una incubazione molto 
lenta e, quindi, è presumibile che la patologia risalga ad una decina di anni 
fa».
 Un invito a non creare allarmismi viene anche dal responsabile del servizio 
veterinario dell’Ausl 7 di Ragusa, Giuseppe Licitra.
 «Sulla salute dei bovini in provincia di Ragusa bisogna stare tranquilli - 
dichiara Licitra - perchè le macellazioni sono attentamente e continuamente 
monitorate dai servizi sanitari e gli animali vengono sottoposti a controlli 
rigorisissimi. Da quando è scattato l’allarme mucca pazza in Italia sono entrate 
in vigore severe normative in materia di sicurezza. L’esposizione alla malattia 
del paziente -sostiene Licitra- probabilmente è avvenuta prima dell’adozione 
delle misura attualmente in vigore su tutto il territorio nazionale. Possiamo 
dare garanzie sulle carni, che si trovano sui banconi delle macellerie e dei 
supermercati, solo relativamente agli ulimi quattro anni».
 La patologia sull’uomo di Ispica si è manifestata negli ultimi mesi con 
improvvise perdite di memoria che avevano fatto pensare al morbo di Alzheimer o 
al morbo di Parkinson. Erano state anche formulate le ipotesi di una sindrome 
dissociativa o di una ischemia cerebrale «ma - come spiega ancora il sindaco di 
Ispica - la Tac non aveva confermato le ipotesi formulate in un primo momento». 
L’uomo era stato ricoverato all’ospedale di Ragusa e al «Maggiore» di Modica da 
dove, dopo i primi accertamenti, era stato indirizzato a San Donato Milanese. 
«La diagnosi - dichiara il direttore sanitario dell’ospedale modicano, Piero 
Bonomo - viene formulata sulla base dei dati clinici strumentali e di 
laboratorio oggi eseguiti con la massima precisione, anche se, in ogni caso, 
bisogna ricordare che si può parlare, al momento, solo di sospetto di malattia.
 Purtroppo, la certezza assoluta si ha soltanto dopo il decesso con gli esami 
sulla materia cerebrale».
 Fino ad oggi i casi accertati nel mondo sono meno di centocinquanta. In Italia 
se n’è finora registrato soltanto uno, che ha causato la morte di una ragazza di 
Menfi, in provincia di Agrigento.
 
 da:
La Gazzetta del Mezzogiorno
 
 
 E' SOLO UN CASO? 24 DICEMBRE 2001 - 
L'Istituto Zooprofilattico sperimentale di Torino conferma la positività ai test 
per la Bse di un bovino di cinque anni di razza frisona proveniente da un 
allevamento della provincia di Ragusa. E' il primo caso riscontrato in Sicilia.
Salgono a 46 i casi di Mucca pazza in Italia
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