MINISTERO DELLA SANITA'
Comunicato n° 40 del 5 febbraio 2002
Ministero della Salute - UFFICIO STAMPA
Segnalato caso variante malattia di Creutzfeldt-Jakob
I Ministri della Salute e delle Politiche Agricole e Forestali rendono noto che è stato segnalato al Registro nazionale presso l'Istituto Superiore di Sanità un caso sospetto di variante della malattia di Creutzfeldt-Jakob.
Si tratta del primo ed unico caso identificato in Italia da quando è stato attivato il Registro nazionale nel 1993.
La diagnosi è stata formulata sulla base di dati clinici, strumentali e laboratoristici eseguiti in Italia e in Gran Bretagna, su un paziente residente in Sicilia.
L'ipotesi più accreditata, sulla base delle attuali conoscenze scientifiche, è che la variante della malattia di Creutzfeldt-Jakob sia causata dall'esposizione per via alimentare all'agente dell'encefalopatia spongiforme bovina (BSE) e che si manifesti dopo un periodo di incubazione di diversi anni. Tutto questo lascia presumere' quindi, che l'esposizione alla malattia del paziente in questione sia avvenuta prima dell'adozione delle rigorose misure attualmente vigenti su tutto il territorio nazionale.
I due Ministri ricordano come, al fine di tutelare la sicurezza alimentare, siano stati rafforzati gli strumenti di prevenzione e di controllo. In particolare:
a) dall'ottobre 2000 è stato esteso l'obbligo - già vigente per gli animali di importazione dai Paesi a rischio - dell'eliminazione dal consumo umano e della conseguente distruzione di tutti gli organi a rischio;
b) dal 1° gennaio 2001, in forma obbligatoria, è operativa una sorveglianza attiva attraverso l'impiego di test rapidi per la diagnosi di BSE su tutti i bovini adulti;
c) dalla stessa data sono stati effettuati circa 500.000 controlli sugli animali macellati e i Carabinieri hanno condotto oltre 12.000 ispezioni in centri per la lavorazione delle carni, allevamenti, macelli, macellerie, mangimifici e stabilimenti ad alto e basso rischio.
I Ministri della Salute e delle Politiche Agricole e Forestali sottolineano, infine, come il rispetto delle norme vigenti nel consumo della carne tuteli il consumatore. Per questo motivo i Ministri ritengono che questo evento non possa essere in alcun modo motivo per modificare le abitudini alimentari dei consumatori.
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