GLI ADIVASI


Gli Adivasi, chiamati anche "le tribù" sono i veri indigeni dell'India, coloro che già vi vivevano quando gli Ariani, che ora costituiscono la maggioranza della popolazione, "invasero" il paese da Nord.
Vivono in diverse regioni dell'India, ma il movimento di Janu è particolarmente forte in Kerala.
Per dare un'idea dello sfruttamento a cui sono stati e sono tuttora sottoposti, basterà dire che fino a 20, 25 anni fa vivevano ancora in schiavitù, privi dei diritti politici e civili e condannati a lavorare nelle grandi fattorie dei latifondisti indiani ed europei.- A tutt'oggi, sono rarissimi gli Adivasi che possiedono un pezzo di terra: la maggior parte sono ancora mezzadri.
Tra i loro problemi vi è attualmente l'invasione dei territori in cui vivono da parte di migliaia di contadini indiani diseredati. Eppure hanno una grande storia di resistenza: si pensi che nel secolo scorso  hanno sconfitto militarmente nientemeno che il grande Orazio Nelson

CHEKOTU KARIYAN JANU

Chekotu Kariyan Janu è una donna molto giovane (meno di 30 anni) e incredibilmente forte. Ha organizzato occupazioni delle terre, partecipato a scioperi della fame, fondato parecchi comitati di autogoverno Adivasi (compreso il South Zone Adivasi Forum (SZAF) in cui è molto attiva). Le sue lotte l'hanno portata a trascorrere diverso tempo in prigione. Il suo contributo alla causa degli Adivasi è inestimabile, anche per il suo costante lavoro di coordinamento sia nell'India meridionale che a livello nazionale e internazionale. Per questo motivo subisce attacchi da tutte le forze politiche, siano esse i partiti marxisti (?) che governano il Kerala, il BJP (partito fondamentalista indù attualmente al governo), lo Janata Dal, il Partito del Congresso e via dicendo.
Nel 1994, il ministero delle minoranze Adivasi ha cercato un accordo con lei premiandola per il suo impegno sociale. Tuttavia, pochi mesi prima, la polizia del ministero delle foreste era intervenuta con estrema violenza contro un'occupazione delle terre da lei organizzata (terre che, legalmente, appartenevano agli Adivasi). Janu e più di altri 100 manifestanti erano finiti all'ospedale, da cui avevano ripreso la lotta con uno sciopero della fame a oltranza.
Tuttavia, lei si disse disposta ad accettare il riconoscimento a condizione che il ministero riconoscesse la validità delle richieste degli Adivasi, centrate sulla riforma agraria. Questo naturalmente non accadde, per cui Janu rifiutò apertamente ogni tipo di riconoscimento ufficiale.
Janu viene in Europa per far conoscere il problema degli Adivasi e perincoraggiare tutti gli indiani poveri a partecipare non solo alla carovana, ma alle lotte per l'affermazione dei loro diritti. Parlerà della situazione del suo popolo e della situazione in Kerala, dove il governo vuole modificare in senso restrittivo una legislazione relativamente avanzata sui diritti degli Adivasi (comunque inapplicata). Ci hanno già provato una volta, ma quel tentativo è stato bocciato in quanto incostituzionale.
Adesso cerca il sostegno internazionale per far cadere anche questo tentativo.

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