FONDAMENTI SCIENTIFICI DELL'OPPOSIZIONE AL TRANSGENICO

Fortunatamente in Austria, Francia, Inghilterra, Germania e timidamente anche in Italia (innanzitutto da parte delle associazioni dei consumatori e degli agricoltori biologici) sta sorgendo un movimento di opposizione critica nei confronti degli alimenti transgenici.

Anche in Congressi internazionali sono emersi i fondamenti scientifici che sostengono l'opposizione al consumo degli alimenti transgenici che qui enunceremo sinteticamente.

L'umanità nella sua storia millenaria, particolarmente in Europa, ha raggiunto una "assuefazione intergenetica" nei confronti degli elementi genetici (DNA) dei vari alimenti via via introdotti in Europa: il riso dall'Asia Orientale, così come i mandarini, le arance, e nespole; il mais, le patate, i pomodori dall'America; il grano saraceno dal Nordafrica e così via.
Si raggiunse quindi gradualmente e lentamente una assuefazione nei confronti dei nuovi elementi genetici, con lo stesso meccanismo secondo il quale l'evoluzione della vita acquatica e quella terrestre fu determinata dall'interferenza intergenetica del cibo terrestre, diverso rispetto a quello acquatico.

E' noto che l'assuefazione o l'intolleranza nei confronti degli elementi genetici e in particolare delle proteine dei vari alimenti avviene secondo un meccanismo analogo a quello della "memoria immunologica".
Se c'è l'intolleranza l'organismo reagisce producendo anticorpi contro l'antigene, mentre se non c'è intolleranza l'organismo raggiunge l'assuefazione "memorizzando la tolleranza".

Nel caso di un alimento, se non si verifica l'assuefazione, quell'alimento verrà considerato estraneo, suscitando intolleranza, allergia e malassorbimento. E si avrà una "memorizzazione di questa intolleranza".

Una situazione analoga si potrà verificare per gli alimenti transgenici, con l'aggravante che l'impatto sarà rapido e generalizzato. Naturalmente la maggioranza raggiungerà l'assuefazione, anche se è probabile che i più deboli e i più labili subiranno danni.

A questo punto basterà ricordare ciò che è avvenuto per le mosche e le zanzare, che, sia pure dopo gravi danni, si sono assuefatte al DDT. Per restare in campo umano, è ben noto che le popolazioni dell'Alto Volta si sono assuefatte alla carne del cobra, che è invece gravemente tossica per gli Europei.

La replica è ben nota: dal momento che siamo in tanti, anzi troppi, è irrilevante il fatto che i più labili e i più deboli siano eliminati, anche perchè non è detto che non potranno essere protetti e curati.

Quando però sarà clamorosamente evidente l'insorgenza della "patologia dell'alimentazione transgenica" le multinazionali nordamericane ed europee protagoniste in questo settore, dovranno essere chiamate a rispondere per il danno arrecato all'umanità

Cosa fare?

Per evitare che questa presa di posizione abbia un carattere apocalittico, da parte di un profeta di sventure, si possono indicare due vie per contrastare i danni e il dilagare del transgenico con gli OGM.

La prima via è ovviamente quella di ridurre al minimo il consumo di alimenti transgenici, che dovranno essere riconoscibili, affinchè le scelte del consumatore possano essere responsabili, ma innanzitutto sarà fondamentale potenziare le difese dell'organismo in generale, quindi anche contro il transgenico, seguendo una medicina naturale.

La seconda via è rappresentate dalla...speranza che il Mondo Islamico, giudicando gli alimenti transgenici una prevaricazione della natura, che promana da Allah il Misericordioso, metta al bando con tutte le conseguenze che ne derivano, gli alimenti transgenici in tutto il Mondo Mussulmano, che rappresenta la metà del mondo, cioè proprio di quel terzo mondo nei confronti del quale sarebbe destinata la commercializzazione degli alimenti transgenici

L.P.

Torna alla pagina principale
Campagna per la Sicurezza Alimentare